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Papa
Eugenio IV

(1431-47)

cardinali:
Rampini Enrico († 1450) (dal 1443).

Felice V
[Antipapa]
(1440-49)

Amedeo VIII di Savoia(Chambéry 1383-Ginevra 1451)

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1445, Roma:
- in corso
«segue»

ANNO 1445





1445
REGNO di GERMANIA
e ducato d'Austria (Inferiore)
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;



1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1445
-



1445
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
chiamato dalla dieta a succedere al fratello Ladislao III, ristabilisce l'unione personale tra i due stati, al fine di conservare alla dinastia degli Jagelloni almeno la corona della Lituania qualora perdesse quella elettiva della Polonia;


1445
-

1445
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;
1445
rifiuta la corona di Polonia;

1445
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1445
ducato di Baviera
Ludwig VIII di Wittelsbach [il Gobbo]
Albero genealogico

(Parigi 1403 - Ingolstadt 1445)
figlio di Ludwig VII [il Barbuto] e di Anne de Bourbon;
1441 sposa Margarete di Brandenburg († 1465)
1443-45, duca di Baviera-Ingolstadt;




Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;



1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Heinrich XVI di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(1386 - Landshut 1450)
figlio di Friedrich II, duca di Baviera-Landshut, e di Maddalena Visconti;
1393-1450, duca di Baviera-Landshut;



Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;









1445
IMPERO BIZANTINO
Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;
1425-48, imperatore.
nel 1440, tornato a Costantinopoli, trova nuove difficoltà nell'opposizione del clero all'unione tra le due chiese stabilita a Ferrara;
nel 1444, battaglia della Varna.

1445
Costantinopoli è assediata dai turchi.
rimasto solo, è costretto a rendere omaggio ai vincitori turchi;


1445
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Luca Boccassio
(1444-1445/46)
Console genovese
?
(1445)
1445

Aprile
un gruppo di navi borgognone, 3 galere e 1 galeotta compare, su ordine di Valeran de Wavrin, sulle coste dell'impero di Trebisonda. Oltre gli ottomani, i borgognoni attaccano anche le navi e i porti genovesi e intraprendono numerose scorrerie piratesche. Incendiano un castello di Onyo (forse il porto di Unje) che si trova nelle mani degli ottomani, e sono bene accolti dall'imperatore di Trebisonda.
[Nel 1404 la città e il castello di Onjo appartenevano al greco Melissenes, vassallo di Tamerlano, sebbene vi risiedessero greci e turchi.]
Da Trebisonda le galere borgognone fanno rotta verso la costa caucasica e uno dei loro capitani, Geoffroi de Thoisy, cerca di far bottino nel porto di Vati, appartenente al signore della Guria (Gurieli) il quale probabilmente si riconosce vassallo di Giovanni IV.
Maggio
il tentativo di Geoffroi de Thoisy finisce con la sconfitta delle truppe borgognone e con l'imprigionamento del loro comandante.
Le galere giungono a Caffa dove la storia viene raccontata a Valeran de Wavrin. Questi invia un capitano con tre galere a Trebisonda dall'imperatore per pregarlo «in nome di Dio e della sua bontà» d'inviare in Georgia qualcuno per conoscere il destino del capitano Geoffroi de Thoisy e, se è vivo, «per l'amore del suo signore, il duca di Borgogna» di fare in modo che sia rilasciato.
Giovanni IV s'interessa alla questione e il capitano viene rilasciato a condizione che i borgognoni non attacchino la Guria.
[Una nota dei genovesi al duca di Borgogna, tuttavia, informa che la liberazione di Geoffroi de Thoisy è avvenuta grazie al contributo di Girolamo di Nigro. L'apparente contraddizione si spiega facilmente: Girolamo di Nigro è il megas mesazon, e in seguito protovestiarios dell'impero di Trebisonda.]
Giovanni IV decide comunque di non entrare in conflitto con i borgognoni e di assicurarsene il sostegno nella lotta contro i nemici comuni, i turchi e i genovesi.


Nello stesso mese di maggio il Senato veneziano invia a Trebisonda il patronus di una galea mercantile della Romania, in qualità di ambasciatore della Repubblica di Venezia; costui, ricevuto il testo della relazione del bailo Niccolò Marcello deve, dopo consultazioni tra i mercanti a Trebisonda e con il nuovo bailo Luca Boccassio, recarsi dall'imperatore, informarlo di tutti gli arbitri e chiederne l'eliminazione, esprimendo la fiducia della Repubblica nelle buone intenzioni del basileus. In caso di rifiuto egli dovrà soltanto presentare a Venezia un resoconto, senza intraprendere alcuna azione ostile, ma dichiarando che, dati i buoni rapporti esistenti, tale passo appare inatteso per la Repubblica.
Risolta la questione (si suppone positivamente) il commercio con Trebisonda viene pienamente ristabilito.





1445
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1446-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
nel 1439 annette la Serbia all'impero, inaugurando una nuova fase della politica ottomana, consistente nella trasformazione degli stati vassalli in province di un impero assoluto; il suo programma viene però ostacolato dagli ungheresi;
nel 1441 e nel 1442 viene sconfitto dagli ungheresi, guidati da Giovanni Hunyadi;
nel 1444, battaglia della Varna.




Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
1445
cerca di spegnere i vari focolai di ribellione sorti nei Balcani senza tuttavia riuscire a sottomettere gli albanesi guidati dall'eroico Scanderbeg.





1445
-





segue



1445
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;
1445
non ha successo il suo sforzo per rendersi autonomo dal khan tataro venendo sconfitto;

 
-
1445
-




1445
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];
1443-50, sua amante ufficiale [la prima nella storia dei re di Francia] è la bella e famosa Agnés Sorel, che gli darà quattro figlie;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1445
dopo aver ristabilito la pace porta a termine alcune riforme:
- trasforma la taille in un'imposta permanente amministrata da appositi organismi (la camera dei conti e il tribunale delle gabelle);
- arruola un esercito stanziale (Compagnia d'ordinanza e Franchi arceri);
promuove inoltre lo sviluppo dell'agricoltura, dell'industria e del commercio, assecondato dal suo tesoriere, Jacques Coeur, uomo d'affari abile ma poco scrupoloso che egli farà esiliare poi per concussione;
deve inoltre affrontare le rivolte dei feudatari fomentate dai suoi figli;




1445
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio; qui combatte con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia;




1445
-

a

1445
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;
nel 1441, per via di negoziati, ottiene il Lussemburgo;




 
-
1445
-




1445
ducato di Savoia
Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;
nel 1441 cede al duca di Bourbon l'omaggio del paese di Dombe;
nel 1442 sposa Anna di Lusignano, figlia di Giano re di Cipro, di cui si è innamorato perdutamente; mentre gli abusi e i disordini a corte si moltiplicano, il regno di Cipro è per casa Savoia niente più che un titolo;
1445
è costretto a cedere a Carlo VII il Valentinois;



 
-
1445
Aprile
22
, viene pubblicato l'editto che rende inalienabili i beni del patrimonio della corona; vengono inoltre cedute alla Francia le ragioni sulle contee di Valenza e di Die, avendone in cambio l'esonero dell'omaggio che dal 1355 si prestava alla Francia per la baronia di Fossignì;




1445
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;
1445
sposa Margherita d'Angiò
[Pont-à-Mousson, Nancy 1430-Dampierre, Angiò 1482) figlia di Renato d'Angiò, conte di Provenza e re titolare di Napoli];
con la nuova sposa, alleata ai Beaufort contro il partito popolare facente capo a Riccardo, duca di York, spera di giungere ad una composizione onorevole della questione francese;





1445
-


a

1445
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre, si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;




1445
-


a





1445
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;



1445
-

1445
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]





1445
-




1445
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1445
-

1445
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;




1458-79, re d'Aragona;


1445
-
a




1445
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Raffele Adorno
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1443 28 gen - 4 gen 1447, doge di Genova;


1445
-


1445
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;
1426-27, lega antiviscontea;
nel 1428, con la prima pace di Ferrara, deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
sposa la sua seconda moglie Maria di Savoia;
1431-33, lega antiviscontea;
con la seconda pace di Ferrara Filippo Maria Visconti deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
1437-41, lega antiviscontea;
nel 1441, con la pace di Cremona, deve cedere a Venezia anche Ravenna e accettare l'indipendenza di Genova e il dominio di Firenze sul casentino;






 
1445
-


1445
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1445
Francesco Sforza ad un certo punto si dichiara nemico della Repubblica ma conoscendo la difficoltà di difendere in Lombardia i propri possedimenti e quelli del suocero, si ritira con le truppe nel milanese per proteggere le piazze più importanti dalle armi dei veneziani.
Intanto in Albania si rifugiano sotto la protezione dei veneziani Dulcigno e Antivari, piazze minacciate dai turchi e mal sicure per la debolezza dei possessori.
Per mantenere puliti i mari dai corsari turchi Antonio Diedo capitano del Golfo combatte il nemico nel suo nido di Bestice ma sopraffatto dalla burrasca e disfatta la squadra, salva la vita a mala pena perché fatto prigioniero dai paesani a Brindisi e condotto a Napoli presso Alfonso d'Aragona dove è rimesso in libertà non appena compare l'ambasciatore Zaccaria Bembo. Il senato ordina subito dopo ad Andrea Querini di combattere con forze maggiori questi corsari che da lui e poi da Filippo Canal vengono annientati e distrutti.
Estirpato il problema corsaro, il commercio viene assicurato per cui cresce la ricchezza di Venezia. Ma crescono anche i suoi abitanti e si decide così di estendere fino a 9 il numero dei Procuratori di San Marco.


 

1445
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1445
-


1445
Ancona
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
nel 1440, ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;
nel 1441, con la pace di Cremona, ha finalmente in sposa Bianca Maria Visconti;
nel 1443 è osteggiato dal suocero che invia il Piccinino contro i suoi domini nelle Marche riuscendo a muovergli contro anche Eugenio IV che revoca le concessioni fattegli dieci anni prima; nel contempo anche le sue terre abruzzesi cedono sotto gli attacchi di Alfonso d'Aragona; esce dal difficile momento con l'aiuto di Firenze e Venezia ottenendo la vittoria negli scontri decisivi di Monte Loro e di Montolmo;
nel 1444 fa pace col papa che gli conferma le Marche;





1450-66, duca di Milano;






 
1445
-


1445
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]

– vedi sopra –




Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
1445
sposa Isabella di Chiaramonte;




1458-94, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1445
-
a





Arienti, Giovanni Sabbadino degli (Bologna 1445 ca-1510) letterato italiano, al servizio dei Bentivoglio di Bologna e degli Este di Ferrara;
De civica salute (Trattato della pudicizia, in onore della moglie)
Le Porrettane (1483, sessantuno novelle dedicate a Ercole d'Este)
Trattato della pudicizia
Gynevera de le clare donne (1490, dedicata a Ginevra Sforza Bentivoglio, raccolta di trentatre biografie di donne illustri).

Gelier von Kaisersberg, Johann(Sciaffusa 1445-Strasburgo 1510) ecclesiastico e scrittore tedesco, predicatore;
Cento prediche tra il 1498-99 su temi tratti dalla Nave dei pazzi di Sebastian Brant, giunte alla stampa grazie all'opera di fedeli seguaci quali J. Pauli.

Koberger, Anton (Norimberga 1445 ca-1513) tipografo ed editore tedesco.

Lascaris, Giano (Costantinopoli 1445-Roma 1534) diplomatico ed erudito bizantino;
Curò l'editio princeps dell'Antologia greca, di opere di Apollonio Rodio, Callimaco, Euripide, Luciano e Sofocle.

Maestro del duca di Bedford (XV) miniatore francese
collaboratore del Maestro del Maresciallo di Boucicault.
Livre des Merveilles (1410 ca, raccolta di relazioni di viaggi in oriente di Marco Polo e altri, Parigi Bibl. Nat.)
Libro d'Ore (Londra, British Museum)
Breviario (Parigi, Bibl. Nat.).

Maestro del maresciallo di Boucicault (sec XV) miniatore francese, forse identificato con Jacques Coene
Livre des Merveilles (1410 ca, raccolta di relazioni di viaggi in oriente di Marco Polo e altri, Parigi Bibl. Nat.)
Libro d'ore (per Jean Le Mengre, maresciallo di Boucicault (1410-15, Parigi, Mus. Jacquesmart-André)
Breviario (1420, Parigi, Châteauroux).

Maestro delle Ore di Rohan (XV) miniatore francese
Ore di Rohan (1418-25, Parigi, Bibl. Nat.).

Maestro del Cuer d'amours espris (XV/2) miniatore francese
Livre du Cuer d'amours espris (1445 ca, testo letterario di Renato d'Angiò, conte di Provenza e re di Sicilia)
Livre des Tournois (1460-65 ca, Parigi Bibl. Nat.).

Maestro E.S. (attivo 1450-1467) incisore e orafo tedesco il cui nome è tratto dalla sigla con cui si firmava, autore di 314 lastre fra cui la serie delle
Grandi Carte da Gioco (1463)
Hortus conclusus, ecc..

Maestro del Libro di Casa (attivo fra il 1465 e il 1500) disegnatore e incisore tedesco,
82 stampe a puntasecca, conservate al Gabinetto delle Stampe di Amsterdam (1476 ca, disegni eseguiti per la famiglia Goldast, e costituenti un Hausbuch o «libro di casa» - Coll. del principe di Waldburg-Wolfegg).

Pacioli, Luca (Borgo san Sepolcro 1445-Roma 1517) frate francescano, matematico italiano, allievo di Piero della Francesca;
Summa de arithmetica (1494, summa di tutta la matematica esistente, in cui sono accolti tutti i contributi provenienti dalle più svariate fonti speculative, da Euclide a L. Fibonacci, agli algebristi arabi: il primo completo manuale a stampa; stampato da P. Paganini) [anast.]
De divina proportione (1509, trattato dedicato allo studio della "sezione aurea", con illustrazioni a mano di L. da Vinci, stampata da P. Paganini).

Pélerin Le Viateur, Jean o Peregrinus Viator (Toul 1445-1524) teorico dell'arte francese;
De artificiali perspectiva (1505, trattato che servì a diffondere nel nord le teorie del Quattrocento italiano, prima del contributo di A. Dürer sulla proporzione; ristampata già nel 1509 - stesso anno della traduzione tedesca a Norimberga - e nel 1521; primo trattato prospettico pubblicato a stampa e corredato di tavole; prima esposizione compiuta del metodo di costruzione col punto di distanza, metodo ripreso più tardi dal Vignola).

Schedel, Hartmann (?-?) umanista tedesco di Norimberga;
[La sua biblioteca consiste di duecento libri a stampa e quattrocento manoscritti.]
Weltchronik o Liber Chronicarum o Cronaca di Norimberga
(1493, stampata da Anton Koberger)
[Il libro più generosamente illustrato del Quattrocento.].

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«segue da 1442»
Alcuni accenni ad acquisti di Dottrinali «gittati in stampo» (Mémoriaux di Jean le Robert, abate di Saint-Aubert di Cambrai dal 1445 al 1451), fanno venire il dubbio.
(vedi 1568)
«segue 1450»

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